Il nostro nome
Dicono di noi
IL NOSTRO NOME E LEONARDO A VAPRIO
L´Associazione deve il proprio nome a Leonardo da Vinci e alla sua presenza a Vaprio d´Adda durante il suo soggiorno a Milano tra il 1482 e il 1498 e successivamente dal 1507 al 1513. Occupandoci di cultura, come non rendere, nel nostro piccolo, un omaggio a un personaggio così rappresentativo della curiosità umana e della potenza dell´intelletto, un uomo che ha riunito in sé conoscenze scientifiche, artistiche e tecnologiche, che all´apparenza possono sembrare tanto distanti e contrapposte, un uomo che ancora oggi è simbolo dell´Uomo Nuovo rinascimentale e contemporaneo.
Alla corte milanese di Ludovico il Moro, Leonardo da Vinci entra in contatto con Giovanni Melzi, allora consigliere ducale. Nel 1482 Giovanni Melzi fa ristrutturare la villa situata su un rialzo della riva destra del fiume Adda in posizione splendidamente panoramica e con un giardino a terrazzo che scende fino al Naviglio della Martesana. A quell´epoca la zona di Vaprio, e dei comuni toccati dal Naviglio, era considerata luogo di “otium campestre” e richiamava signori da Milano attratti dalla tranquillità della campagna, dei boschi circostanti, delle acque dei canali e del fiume.
Leonardo soggiornò a Vaprio a più riprese nella villa della famiglia Melzi, ospite anche di Gerolamo Melzi (comandante delle milizie al tempo di Luigi XII dopo la caduta degli Sforza e il passaggio del Ducato di Milano ai francesi), e divenne Maestro del giovane Francesco Melzi, che diventerà suo allievo prediletto e che sarà con lui alla sua morte ad Amboise nel 1519. A lui Leonardo lasciò tutte le sue opere e i suoi scritti che Francesco conservò gelosamente e cercó di riordinare e che, purtroppo, dopo la sua morte andarono dispersi.
Durante il soggiorno vapriese, Leonardo si dedicò agli studi sulle acque, sulla navigabilità dell´Adda e compì ricerche di idraulica sperimentando direttamente nelle acque del fiume. Ammirando la bellezza del tratto di fiume che scorre ai piedi della villa, Leonardo eseguì opere pittoriche e schizzi sugli scorci di rocce.
Del periodo trascorso da Leonardo a Vaprio rimangono numerose tracce nei suoi disegni, schizzi e osservazioni:
- il progetto di sistemazione di Villa Melzi, con l´aggiunta di una torretta. Accanto al disegno si legge l´annotazione “Camera della Torre de Vaveri” (Codice Atlantico);
- lo schizzo del Naviglio della Martesana e il fiume Adda nella zona di Vaprio (Codice Windsor);
- il disegno del “Porto della Canonica di Vaprio” (datato 1513, Codice Windsor) che raffigura il traghetto vincolato a una fune, intento ad attraversare l´Adda tra le due rive (quella di Vaprio e di Canonica “il pradel”) e in cui si riconosce l´opera di presa della roggia Vailata con il ponticello a due archi, ancora oggi visibili sotto il ponte moderno;
- il disegno del Naviglio della Martesana e il fiume Adda alla rocca di Concesa (Windsor Royal Library n° 12399);
- la serie di schizzi sull´origine alluvionale della pianura padana (che si sarebbero trasformati nelle visioni del Diluvio) ha origine dalla sua osservazione attenta e affascinata delle correnti dell´Adda “…Guardando giù verso le vorticose correnti del fiume…” (Codice Windsor);
- il disegno della precisa pianta del castello visconteo a Trezzo (Windsor Royal Library n° 19007);
- il disegno del fiume Adda da Imbersago a Vaprio (Codice Atlantico f 99ra).
Altra testimonianza della sua presenza a Vaprio in villa Melzi pare essere il cosiddetto “Madonnone “, affresco che si trovava inizialmente su di una parete esterna della villa all´altezza del primo piano e che oggi, a seguito dei lavori ottocenteschi di rimaneggiamento della villa, si trova al suo interno. Si tratta di un grande affresco tondo di 5 metri di diametro iscritto in un quadrato, che rappresenta una Madonna a mezzo busto con il Bambino in braccio. Chiaro è il riferimento alla scuola leonardesca, alcuni vedono la mano del Maestro stesso soprattutto nelle tracce del disegno preparatorio.
Nell´autunno del 1513 Leonardo lasciò Milano per Roma, chiamato dal fratello del papa Leone X, Giuliano de´ Medici “… Partii da Milano per Roma addì 24 settembre 1513 con Giovan Francesco de´ Melsi, Salai, Lorenzo e il Fanfoia… ” (Leonardo da Vinci)